05/02/2024: zero termico a 3500 metri in Irpinia

Il robusto campo anticiclonico che abbraccia i settori centrali del Mediterraneo lascia una traccia evidentissima nei profili verticali di temperatura riportati di seguito, frutto delle attività di ricerca condotte presso il Dipartimento di Scienze di Tecnologie dell’università degli studi di Napoli “Parthenope”.

Al di là delle temperature diurne registrate negli strati d’atmosfera prossimi al suolo, dal sapore praticamente primaverile, balza all’occhio la marcata inversione termica in quota, il cui limite inferiore è oscillato, nelle ultime 24 ore, fra 1200 e 1300 metri. All’Osservatorio, non a caso, abbiamo registrato continue oscillazioni della temperatura, che ha toccato, stamani, un picco di 12.6°C.

A differenza di quanto normalmente ci si attende in condizioni anticicloniche, il cielo, almeno sulle aree più occidentali dell’Irpinia, è tutt’altro che sgombro da nubi.

Negli strati più bassi (grossomodo, fra il suolo e i 1100 metri d’altezza) la presenza di un flusso di aria molto umida proveniente da occidente ha reso i profili verticali di temperatura molto simili a quelli standard. Il livello di saturazione dell’aria, che coincide con il livello base delle nubi, si colloca proprio intorno ai 110 metri (si osservi, a questo proposito, l’andamento della curva di temperatura dell’aria e di quella di rugiada).

L’altezza dello zero termico, stando a quanto stimato dai dati in situ a disposizione, ha raggiunto, in Irpinia, i 3500 metri.

Anno solare 2023: il terzo più caldo di sempre a Montevergine

L’anno solare 2023 è stato, all’Osservatorio di Montevergine, il terzo anno più caldo di sempre.

Dal confronto con la climatologia di riferimento (1991-2020), è emersa un’anomalia pari a 0.9°C. Sembra poco, ma in realtà è tantissimo, se consideriamo che il trentennio 1991-2020 è stato, già di per sé, un periodo mediamente molto caldo.

Tra i mesi caratterizzati da uno scarto rispetto alla media particolarmente rilevante figurano quello di luglio e di ottobre, entrambi i più caldi di tutta la serie storica.

Ancora una volta, dunque, dai monti irpini arrivano segnali preoccupanti. Come si evince dal grafico riportato di seguito, stiamo assistendo, ormai da quasi 25 anni a questa parte, ad un susseguirsi di anomalie di temperatura di segno positivo senza quasi soluzione di continuità. Alla lunga, queste anomalie non potranno che avere effetti rilevanti (e per lo più dannosi) sui fragili e delicati ecosistemi delle aree appenniniche.

L’Osservatorio meteorologico di Montevergine compie 140 anni

E con oggi sono 140 anni!

Buon compleanno all’Osservatorio meteorologico di Montevergine, che venne fondato dai padri Benedettini dell’omonima abbazia il 01 gennaio 1884.

140 di storia della meteorologia e della climatologia irpina, campana ed appenninica. Un vero e proprio scrigno di ricchezza scientifica con pochi eguali nel territorio italiano, almeno per quel concerne le aree montuose, che speriamo ci regali ancora a lungo nuove, preziosissime, misure meteorologiche.

Un nuovo sensore entra a far parte della rete AURA – Protegge il nostro respiro

In data 27/12/2023, la rete “AURA – Protegge il nostro respiro” si è arricchita di una nuova centralina di monitoraggio, installata presso il V Circolo della città di Avellino.

Questo sensore è ubicato in una posizione molto strategica: si trova, infatti, a pochi metri di distanza dalla stazione di monitoraggio istituzionale gestita dall’ARPAC, come si evince dalla terza fotografia riportata di seguito.

Ringraziamo di cuore il prof. Raffaele Cucciniello dell’Università di Salerno per la gentile collaborazione e la scuola primaria “Umberto Nobile” per l’ospitalità.

Vi ricordiamo che i dati della rete AURA possono essere consultati, con aggiornamenti ogni 10 minuti, tramite il seguente indirizzo: http://www.mvobsv.org/air-quality-monitoring/