Breve nota climatologica dall’Osservatorio di Montevergine

E’ sotto gli occhi di tutti che il mese di ottobre abbia riservato condizioni meteorologiche lontane dai canoni tipici dell’autunno irpino. In tal senso, come di consueto, i dati acquisiti presso l’Osservatorio di Montevergine ci consentono di quantificare la rilevanza delle anomalie osservate, sia sotto l’aspetto termico sia sotto quello pluviometrico.

Nel mese di ottobre da poco conclusosi è stata osservata una temperatura media di +12.3°C, valore questo, 2°C superiore a quello mediamente registrato nel trentennio 1981-2010. Lo scarto dalla climatologia di riferimento diviene ancor più significativo (+2.6°C), se si prende considerazione la media di lungo periodo (1884-2018). Come si evince dal meteogramma (terza figura), l’evoluzione decadale della temperatura ha avuto un andamento sostanzialmente opposto a quello che normalmente atteso in un mese di transizione come quello di ottobre: la decade più calda, infatti, è stata l’ultima (temperatura media +13.8°C), quella più fredda la prima (temperatura media +10.7°C).
Per trovare un mese di ottobre più caldo di quello di quest’anno non bisogna andare particolarmente indietro nel tempo: nel 2012 e nel 2013, infatti, il decimo mese dell’anno fu caratterizzato da una temperatura media di 12.4 e 12.7°C, rispettivamente.

Per quanto concerne l’aspetto pluviometrico, è stato misurato un apporto meteorico complessivo (73.7 mm) corrispondente a poco meno della metà di quello mediamente rilevato nel trentennio 1981-2010 (145.1 mm). Particolarmente “inquietante” è stata l’assenza di precipitazioni di rilievo nella seconda e nella terza decade del mese, in cui, di norma, si osserva il passaggio dei primi intensi transienti atmosferici di origine atlantica. Le piogge, dunque, si sono concentrate nella prima decade, quando l’area del Partenio è stata interessata da 4 perturbazioni atmosferiche accompagnate e seguite da temporanei flessioni della temperatura.