Segnali di cambiamento nel regime pluviometrico campano

“Signals of change in the Campania region rainfall regime: An analysis of extreme precipitation indices (2002–2021)”.

È questo il titolo di un articolo scientifico pubblicato quest’oggi sulla rivista Meteorological Applications, a firma di ricercatori, dottorandi e professori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.

Questo studio fa il punto sulle tendenze del regime pluviometrico della Regione Campania attraverso l’analisi delle misure di precipitazione giornaliera acquisite negli ultimi 20 anni (2002-2021) da oltre 100 stazioni afferenti a vari enti di monitoraggio istituzionale.

Le tendenze di maggior rilievo sono emerse nella stagione autunnale (intesa come periodo che intercorre tra ottobre e dicembre), in cui sono stati osservati, in alcuni settori della regione, principalmente nelle aree orientali della Provincia di Caserta, nel Sannio occidentale e nelle aree appenniniche irpine e salernitane, una generale intensificazione delle precipitazioni, una estremizzazione delle piogge torrenziali ed un aumento della ricorrenza delle giornate molto piovose (ossia caratterizzate da una quantità di pioggia maggiore di 20 mm).

In questo studio, sono state avanzate le prime ipotesi sui processi fisici responsabili dei trends appena descritti. Da un’indagine preliminare, è emerso che le cause dell’estremizzazione del regime pluviometrico autunnale vanno ricercate principalmente in due patterns di circolazione atmosferica alla scala sinottica e alla mesoscala (descritti in Capozzi et al., 2023, https://www.sciencedirect.com/…/pii/S0169809523001783…), tipicamente associati ad eventi di pioggia intensa in Campania. Nell’ambito di tali patterns (illustrati in Figura 13), le linee di convergenza dei venti al suolo di origine orografica ed il trasporto di vapore acqueo di origine mediterranea, atlantica e tropicale giocano un ruolo di primo piano nell’innesco di fenomeni precipitativi particolarmente violenti. Le attività di ricerca che in futuro approfondiranno tali aspetti dovranno dunque rivolgere particolare attenzione a questi fattori, nonché al riscaldamento delle acque del Mediterraneo.

Alle evidenze ravvisate nella stagione autunnale, se ne aggiunge un’altra, quella inerente alla durata del periodo piovoso più lungo, che è in aumento sui settori costieri ed in particolare nel Golfo di Napoli ed in quello di Salerno. In altre parole, negli ultimi 20 anni i periodi caratterizzati da più giorni di pioggia consecutivi si stanno progressivamente allungando.

A differenza, infine, di quanto sta avvenendo in altre regioni del Mediterraneo e del territorio italiano, in Campania non vi sono tendenze di rilievo che vanno nella direzione di un aumento della ricorrenza dei periodi siccitosi, fatta eccezione per alcuni settori delle province di Avellino e Salerno.

Il manoscritto è pubblicamente accessibile tramite il seguente link: https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/met.2168